Gli obiettivi
Obiettivo del bando Bottom Up!, aperto dal 19 novembre 2019 al 20 gennaio 2020, è selezionare nuove e concrete proposte di trasformazione del territorio di Torino da accompagnare verso la realizzazione con un percorso di promozione e finanziamento dal basso.
Nel target cittadini, scuole, artisti, collettivi, comitati, realtà del terzo settore, imprese e progettisti desiderosi di candidare proposte concrete di trasformazione del territorio urbano. Giusto per fare qualche esempio, possono riguardare spazi interni o esterni, luoghi abbandonati o molto frequentati, luoghi pubblici, collettivi o privati, giardini, parchi, cortili, spazi residuali, edifici sottoutilizzati, chioschi, negozi sfitti o coperture di edifici.
Nell’auspicio della massima partecipazione possibile, il bando non stabilisce dimensioni minime o massime degli interventi e le proposte progettuali non devono per forza essere inedite, ma possono anche essere progetti già avviati.
Ecco i principali requisiti richiesti ai progetti:
- i luoghi oggetto della proposta devono essere all’interno dei confini amministrativi della Città di Torino;
- gli interventi sui luoghi devono adottare criteri di sostenibilità e garantire la qualità architettonica delle trasformazioni anche in relazione al contesto, con ricadute sulla qualità della vita dei cittadini;
- i criteri di sostenibilità del progetto devono prendere in esame elementi di economia circolare, crescita della capacità auto-organizzativa dei cittadini, condivisione dei beni e dei servizi, eventuali soluzioni che aumentino la resilienza alla scala del quartiere;
- in caso di candidatura di luoghi privati o privati ad uso collettivo, questi stessi devono essere nella disponibilità del gruppo proponente, che li candidano con titolo di proprietà, comodato d’uso, contratto di locazione, accordo informale con i proprietari o qualunque altro titolo valido ai fini di legge;
- in caso in cui si candidino luoghi pubblici il gruppo proponente deve verificare in via preliminare con i responsabili del comune l’effettiva disponibilità degli spazi e dei luoghi.