Ruota di Scarto

Ruota di Scarto

La proposta ha l’obiettivo di ridurre lo spreco alimentare attraverso la creazione di una cucina mobile in grado di recuperare, trasformare e distribuire le eccedenze della filiera alimentare del contesto torinese altrimenti inutilizzate; il progetto prevede di incrementare l’attuale rete di distribuzione e attivare dinamiche di trasformazione urbana e riappropriazione delle piazze che ospitano i numerosi mercati della città durante il giorno, e che restano sottoutilizzate una volta finita l’attività di vendita.

Soggetti proponenti

Associazione culturale Eufemia APS, Rete Food Pride Torino

Architetto

Grazia Giulia Cocina, Giacomo Mulas

Obiettivo della proposta è ridurre lo spreco alimentare della filiera alimentare torinese attraverso la creazione di una cucina mobile che recuperi, trasformi e distribuisca le eccedenze che rimarrebbero altrimenti inutilizzate. In particolare, il progetto mira a un “riutilizzo sociale” di tali eccedenze in favore delle fasce deboli della popolazione, andando ad agire anche sul sistema valoriale per ridare al cibo-scarto il valore di risorsa riutilizzabile, tramite una serie di azioni in rete che favoriscano lo sviluppo di un sistema che dal livello micro della scala di quartiere, possa essere replicabile ed estendibile su scala macro nel tessuto cittadino.

Il tema dello spreco alimentare risulta quanto mai attuale e di rilevante importanza, a livello nazionale e internazionale. Basti pensare che il suo valore in Italia si attesta quasi sui 16 miliardi di euro all’anno, circa l’1% del PIL del Paese. Seppur ad un’altra scala, questo problema è di primaria importanza anche nel contesto torinese, particolarmente attivo in questo ambito, grazie alla presenza di una fitta rete di associazioni che si occupa di recuperare e distribuire il cibo scartato dalle vendite. Tuttavia, la maggior parte delle associazioni che operano in questo ambito, attualmente non ha la possibilità di provvedere anche alla trasformazione del cibo recuperato, delegando questo compito ad enti terzi.

Per questo la proposta intende colmare tale mancanza attraverso la messa a punto di una cucina mobile su ruote in grado di recarsi agevolmente nei mercati rionali o negozi che aderiscono all’iniziativa, recuperare il cibo in eccedenza, cucinarlo e distribuirlo dove necessario. In questo modo sarà possibile creare dei flussi legati al recupero del cibo più snelli e semplificati, cucinando nello stesso luogo in cui gli alimenti vengono raccolti o raggiungendo facilmente strutture già presenti nel contesto urbano attualmente sprovviste di cucina.

Il luogo scelto per una prima sperimentazione è il mercato di Porta Palazzo, in quanto costituisce il mercato più importante delle città sia per dimensioni che per quantità di cibo sprecato. Tuttavia, per il suo carattere mobile e itinerante, la proposta non sarà circoscritta ad un solo luogo ma ha l’intento di creare nuove dinamiche di trasformazione urbana e riappropriazione delle piazze che ospitano i numerosi mercati della città durante il giorno, e che restano sottoutilizzate una volta finita l’attività di vendita.

Infine, l’intervento si pone come un primo passo per la costruzione di un progetto futuro più ambizioso che comprenda altre cucine mobili e fisse ma anche spazi in cui consumare il cibo recuperato disseminati per la città. Per questo motivo, il mezzo utilizzato in questa prima fase, sarà pensato anche come camion-vela, in cui la grafica e l’immagine coordinata ricopriranno un ruolo fondamentale al fine di promuovere l’iniziativa e sensibilizzare i cittadini ad attivare dinamiche di integrazione ed economia circolare.

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