Risorgimento social club

risorgimento social club

Il Circolo Risorgimento di via Poggio, storica bocciofila ANPI di Barriera di Milano, si trova in un momento di forte cambiamento e necessità di apertura al quartiere. La proposta candidata a Bottom Up! prevede la riprogettazione degli spazi esterni del Circolo (pergola e campo da bocce) con l’ausilio di piccole strutture e arredi e la valorizzazione della grande tettoia incompiuta (bocciodromo) adiacente al Circolo, che sarà restituita al quartiere per ospitare spettacoli, per coltivare orti e per giocare a pallone.

Soggetti proponenti

Circolo Risorgimento, Associazione di Promozione Sociale Casseta Popular, Giorgio Davì, Galla Vallée, Valentina Garbolino, Elena Carmagnani, Giorgia Cafforia, Paolo Freschi

Architetto

Giorgio Davì, Studio999

Il Circolo Risorgimento, bocciofila, sede ANPI, primo circolo ARCI di Torino, storico luogo di incontro di intere generazioni; di proprietà dell’omonima Fondazione, viene realizzato nel dopoguerra dalle famiglie operaie di Barriera. Al suo interno si trova una tettoia abbandonata, una grande copertura con struttura in travi di legno lamellare, nata per essere un bocciodromo. Sono adiacenti all’area del Circolo e della tettoia, ma separati da muri e recinzioni, un giardino ed un complesso scolastico che include una scuola materna e un asilo nido. È stata attivata una collaborazione con Casseta Popular che curerà la nuova programmazione con attività ricreative e culturali più aperte ai giovani, agli abitanti del quartiere, alle associazioni e alle vicine scuole.

Il progetto mira a intervenire su due luoghi principali:

  1. parte anteriore esterna del Circolo, verso via Poggio: il campo da bocce esistente e non più utilizzato diventa parte integrante di una vasta area all’aperto rivolta verso la città, che dialoga con la vecchia struttura della pergola in ferro azzurrino, la cui vite rampicante di uva fragola ombreggia in estate l’intera area esterna. L’area viene corredata di tavoli, attrezzature in legno, giochi per bambini e un box-capanno per lo stoccaggio dei materiali, piccolo bar estivo, chioschetto dei libri e per attività dei bambini.
  2. tettoia: la grande tettoia incompiuta viene definitivamente aperta e resa accessibile, con funzioni molteplici co-progettate con gli abitanti.

Gli interventi a breve e medio termine proposti prevedono: riempimento della parte centrale della pavimentazione, ora in terra, con sabbia rullata; realizzazione di un palco in assito di legno nella zona ovest, chiuso lateralmente da due piccoli box di legno con funzione di depositi e di quinte; realizzazione di un box-capanno in adiacenza con i locali del Circolo, che possa contenere gli apparati ed i quadri di comando per le funzioni previste dell’area (luci, suono, etc.); chiusura dello spazio aperto fra le campate con teli (con eventi/writers per la loro decorazione); chiusura terminale con un telo/ fondale per teatro e cinema; realizzazione di un orto comunitario aperto al quartiere.

Il processo di attuazione del progetto prevede la creazione di un patto di collaborazione tra associazioni e abitanti. Saranno realizzate alcune azioni dirette e concrete per coinvolgere la popolazione, anche in una logica temporanea e di “guerrilla”, proponendo una grande festa di quartiere in cui si gioca, si balla, si realizza l’orto comunitario o si inizia a realizzare il palco, in funzione del budget raggiunto.

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